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UMBERTO ECO

L’UOMO COLTO – “Per me l’uomo colto non è colui che sa quando è nato Napoleone, ma colui che sa dove andare a cercare l’informazione nell’unico momento della sua vita in cui gli serve, e in due minuti”.
Quando muore una persona di un certo spessore, rimane un vuoto che non potrà essere colmato.
Nessuno può prendere il posto di un padre che muore, così di una madre o moglie o amante o figlia.
La persona vicino a noi che manca si porta via un pezzo del nostro cuore, lasciandoci nell’immenso, soli.
Perché è così che ci sentiamo!!! 
Anche Eco lascierà soli i suoi famigliari.
Umberto Eco, però era un filosofo, un letterato, un cultore della letteratura.
Disse pure che chi non legge vive solo una vita, la propria. Non viene a conoscenza di quello che il mondo fu e non potrà ipotizzare come sarà. Disse pure che la gente che prima parlava al bar adesso scrive sui social, anche senza conoscenza.
L’intelligenza, la cultura di cui ha sempre parlato Eco è anche l’intuizione che l’uomo colto riesce ad avere perchè ha le conoscenze.
L’ho conosciuto leggendo IL NOME DELLA ROSA,  pochi anni dopo che era stato pubblicato. Ora tutto quello che ha scritto, resterà, ma non avremmo più nuovi suoi pensieri, nuove intuizioni, nuove strutture di filosofia.
Il mondo della cultura avrà un vuoto. Il mondo della cultura ha perso un pezzo di cuore e sarà solo.

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Graziella Rulli Scritto con WordPress

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