Dopo trent’anni “Balla coi lupi” va ancora in onda. Forse è uno dei film che mi è rimasto dentro insieme a “Nuovo cinema paradiso “, in ricordo di un periodo particolare della mia vita. Era 1990 e frequentavo l’università. Quella sera tra l’altro ricordo che dietro di me sedeva il professore di patologia medica. Il giorno dopo avrei dovuto dare l’esame con lui e vederlo lì mi preoccupava che avesse potuto compromettere l’esito se si fosse ricordato della mia presenza al cinema.
Un film sognante e nello stesso tempo realistico. È stato emozionante, per la qualità del film, e nello stesso tempo “rabbiante”: la denuncia del comportamento americano nei confronti degli indigeni americani, l’invasione, l’appropriarsi e addirittura l’espropriazione dura e crudele dei loro territori è disarmante! L’amore e la vera amicizia sviluppatasi tra un uomo e un popolo sconosciuto o meglio poco compreso, è rappresentata in modo esemplare da un ottimo protagonista.
